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Ad Alda Merini

 

da Sguardi

 

Vertici di luce tra parole in altrui certa follia.

Note
Molto amata dal Poeta, Alda Merini fu poetessa, aforista e scrittrice italiana, visse con un padre colto, affettuoso, dolce ed attento che a cinque anni le regalò un vocabolario e che le spiegò le parole tenendola sulle ginocchia e una madre severa, pragmatica, distante ed altera.
Nel 1947, incontrò “le prime ombre della sua mente” e venne internata per un mese nella clinica Villa Turro a Milano, dove le venne diagnosticato un disturbo bipolare. Si alterneranno in seguito periodi di salute e malattia. Negli anni ’50, la sua fama crebbe, grazie all’apprezzamento dei suoi componimenti da alcuni importanti esponenti della letteratura italiana (tra i quali Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo). Dopo la nascita dei primi due figli, il suo disturbo bipolare si aggravò e la costrinse nuovamente a lunghi periodi di recupero presso strutture specializzate. Merini tornerà a scrivere solo alla fine degli anni ’70, dove la sofferenza e l’ospedale saranno le grandi occasioni per raccontarsi ed emozionare i lettori.

ALDA MERINI

© Stefano Mantovani

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